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Lituania: il bello di un viaggio green.

Esperienze all’aria aperta tra boschi e spiagge in cui esplorare tutte le sfumature di una natura incontaminata in ogni stagione.

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Fuori dalle consuete rotte turistiche ti aspetta una meta capace di soddisfare tutti i tuoi sensi di viaggiatore grazie alla versatilità e unicità delle sue attrattive. Tesori naturali immacolati, architetture patrimonio Unesco, design d’avanguardia e una vivace scena gastronomica sono solo alcune delle tinte che accendono il piacere della scoperta della Lituania.


Tutti i colori di un viaggio che saprà sorprenderti
Discover Colours You Never Knew Existed” questo il claim dell’ultima campagna sviluppata dall’ente del turismo lituano per delineare sette sfumature da cui partire per creare la palette esperienziale del proprio viaggio.
Se Baltic Blue è il colore dell’avventura in giro sulla costa, Rooftop Red è il colore di chi va alla scoperta di Vilnius salendo sulla collina più alta della città per ammirarne la bellezza del suo skyline risultato degli stili gotico, barocco, classico e moderno. Amber Yellow è il colore della natura e del suo potere rigenerante. Kaunas Modernism Grey è il colore della storia, che si tocca con mano nella seconda città della Lituania, mentre Cold Pink è il colore dell’estate spensierata, del cibo delizioso e del divertimento senza freni. Rye Bread Black è il colore dell’atmosfera di casa, quel focolare dove ti aspetta il profumo del pane appena sfornato e messo in tavola mentre in cucina qualcosa di gustoso bolle in pentola.
Ma è Deep Forest Green, un colore rilassante che si lega alle rigogliose distese boschive lituane che ne ricoprono oltre il trenta per cento della superficie del paese, quello che vogliamo seguire come filo conduttore tra luoghi ideali per gli amanti dei grandi spazi e dello spirito outdoor. Se è passato del tempo dall’ultima volta che hai attraversato una foresta... è ora di rivivere quella sensazione!
Pini, abeti rosse e betulle sono così importanti per i lituani che gli esemplari più antichi hanno addirittura un nome proprio come il Ragaonos Uosis (“Frassino della Strega”) della Collina delle Streghe.
Se dovessimo girare un film sulla Lituania, sceglieremmo proprio di concentrarci sul suo volto più naturale e spontaneo! Gli effetti speciali dopo un po’ possono stancare la vista e, infatti, qui la magia del verde non è un risultato di filtri e animazioni da green screen ma è tutta intorno tra prati, paludi, laghi e pini.


Riserve naturali per valorizzare e tutelare il territorio
Immagina di camminare nella foresta, raccogliendo mirtilli e godendo degli ultimi raggi di sole prima dell'arrivo dell'inverno, quando all'improvviso trovi delle dune e una torre di osservazione con un prato che si stende fino all'orizzonte. Davanti si staglia una distesa di paludi, all’apparenza immobile ma in realtà animato habitat di numerose specie animali e vegetali. Una scena mozzafiato, che sembra appartenere a un altro mondo: siamo a Čepkeliai, gioiello del Parco Nazionale Dzūkija nella parte meridionale del paese, dove la foresta incontra dune assolate. All’origine del suo nome sembra esserci l’assonanza onomatopeica del "čep čep čep čep" provocato dal suono dei passi di chi percorre questa zona umida.
Altro tesoro naturalistico è la Riserva di Kamanai, risultato del millenario spostamento di un ghiacciaio che ricopriva il territorio lituano che oggi ha lasciato spazio a una serie di dorsali che si sono circondate di laghi e acquitrini che sembrano alternarsi a piccole isole che ospitano una fauna di lupi, linci, moscardini e fagiani.
Chi lavora alla Riserva di Viešvilė giura che questa sia l’area protetta lituana più diversificata. In effetti, questo luogo è un vero piacere per gli occhi: un laghetto solitario, un ruscello che attraversa l’intera riserva, verdi zone paludose, boschi fitti, dune e un gran numero di specie animali autoctone.


Birdwatching tra Capo Venté e la penisola curlandese
La grande rotta migratoria del Paleartico occidentale attraversa l’intera Lituania che registra sui suoi territori il passaggio di circa l’80% di tutti gli uccelli migratori che dalla parte occidentale dell’emisfero nord volano verso sud. Nella Penisola Curlandese durante il periodo autunnale, dalla metà settembre alla seconda settimana di ottobre, sono milioni gli esemplari che transitano in questi cieli. Alcuni si fermano per una breve sosta nei boschi, nelle paludi e nei prati, lungo i grandi fiumi o in riva al mare. Ornitologi, appassionati di birdwatching e fotografi raggiungono la costa baltica per assistere al grande spettacolo della stagione migratoria.

Capo Ventė in particolare è una delle località migliori per ammirare questo fenomeno in un contesto naturalistico protetto come quello del Parco nazionale della Penisola Curlandese, oltre che una delle più antiche stazioni per l’inanellamento e il tracciamento degli uccelli d’Europa, aperta nel 1929 dal leggendario biologo lituano Tadas Ivanauskas. L’area, una striscia di sabbia lunga quasi cento chilometri, è rinomata per le sue dune preistoriche ed unisce agli interessi ambientali di avvistamento di specie rare come il falco pellegrino, il falco vespertinus, il nibbio bruno e lo storno roseo, anche la possibilità di una vacanza relax sulle rive del mar Baltico.
Oltre ai pittoreschi villaggi di pescatori dalle atmosfere fuori dal tempo, qui è ancora molto forte e presente il mondo legato alla mitologia baltica intensamente connesso con la natura e l’ambiente circostante.


Esperienze attive per la valorizzazione dell’ecoturismo
Il territorio lituano è prevalentemente pianeggiante: punti di osservazione naturale sono dune e colline la cui massima elevazione sfiora i trecento metri a Aukštojas.
Sono, però, oltre trenta le torri di avvistamento nei punti di maggiore suggestione paesaggistica che regalano l’opportunità di una visione a 360° sull’ambiente circostante.
Varie le possibilità di andare alla scoperta delle numerose aree verdi in maniera attiva nel rispetto delle risorse naturali e culturali del luogo scegliendo tra escursionismo, canoa, kayak e percorsi cicloturistici.
Tra gli itinerari in bicicletta più avventurosi quello lungo la linea ferroviaria dismessa tra Alytus e Varėna oppure la pista ciclabile intorno al lago Plateliai in Samogitia, le ciclovie per esplorare la zona di Trakai, la capitale medievale della Lituania, e il tracciato che attraversa la Penisola Curlandese tracciato fino al villaggio di Nida.



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